SANTIAGO SIERRA

POLIURETANO ESPREADO SOBRE 18 PERSONAS

16 Marzo-15 Maggio 2002

testo in catalogo di Pierluigi Tazzi

Inaugurazione: 16 marzo 2002 ore 18.30

La mostra è organizzata in collaborazione con l'ASSOCIAZIONE PROMETEO per l'arte contemporanea.


Santiago Sierra è un artista di origine spagnola che dal 1995 si è trasferito a Città del Mexico. Il motore delle sue opere, e punto nodale della sua riflessione, è il concetto di salario, retribuzione in un tempo determinato: è "scoperto" dall'artista come il fondamento nell'elaborazione della propria opera. L’artista adotta simbolicamente le dinamiche del salario per mettere allo scoperto il processo produttivo ed economico che sta alla base dell'opera d'arte, facendo divenire i lavoratori ingaggiati parte o "supporti" del lavoro artistico. Il denaro per Sierra, il sistema delle gerarchie che produce, risulta anche essere una chiave di rilettura provocatoria delle dinamiche espositive di oggi e di determinati segni artistici, dalla Minimal Art alla Body Art.


6 persone pagate per farsi tatuare sulla schiena una linea di 250 cm; 68 persone pagate per bloccare l’entrata di un museo, 8 persone pagate per lucidare le scarpe dei visitatori senza il loro permesso durante l’inaugurazione di una mostra. Gli interventi di Santiago Sierra, consistono nell'innescare un’azione: questa può essere un atto clandestino, o vandalico, portato allo scoperto e "rappresentato" sotto gli occhi di tutti come un evento, oppure ripropone un'azione normale rendendo nullo il suo scopo e la sua funzione pratica. Di conseguenza l’oggetto e l’opera d’arte scompaiono, mentre il lavoro implode in quanto gesto e azione.
L’aspetto formale è subordinato alla situazione geopolitica in cui l’artista opera. Il lavoro di Sierra non ha una natura aggressiva, non consiste in una reazione a una determinata situazione, è solo una rappresentazione amplificata fino al punto da toccare il paradosso.
L’artista presenterà per l’occasione un intervento ancora inedito, realizzata appositamente negli spazi della galleria e dell'Associazione Prometeo a Lucca.

© 2020 Claudio Poleschi Arte Contemporanea